Home schemi foto Mercatino regate link contatti
   

l'EV1  Sensor

in bagno (a parte l'ACU 200 e l'attuatore in cala vele)

nell'armadio cerate (a parte i trasduttori)

in dinette


la versione 4.10

 

Versione 4.10

Poche modifiche ma di sostanza, l'AIS da passivo diventa attivo anche se, in attesa del certificato SRC, manca ancora il codice MMSI: il Raymarine 350 diventa quindi un 650 con una ennesima antenna esterna GPS posta in coperta davanti al passo d'uomo della dinette. Altra modifica sostanziosa riguarda il pilota automatico che diventa un Raymarine EVO composto dall'EV1 Sensor e dall'ACU-200; il primo posizionato nell'armadio delle cerate mentre l'ACU e' in cala vele. Sparisce quindi il glorioso SPX-10 e con lui la bussola Fluxgate.

 

nel navpod in pozzetto

in bagno (a parte l'attuatore in cala vele)

nell'armadio cerate (a parte i trasduttori)

in dinette


nel navpod a base albero


la versione 4.00

 

Versione 4.00

Una major version upgrade poiche' il glorioso E80 ha lasciato il posto ad un fiammante E95. Per inserire il nuovo arrivato nel Navpod di fronte al timone e' stato utilizzato un kit di conversione Raymarine. I 2 cartografici sono stati connessi con un cavo Raynet, un banale fast ethernet, ma chiamato con un nome pomposo fa tutto un altro effetto... Il vantaggio della connessione Raynet consiste nella possibilita' di condividere i dati (waypoint, rotte, tracce, ecc.) e la carta Navionics Platinum tra i 2  multifunzione Raymarine.

Sparisce la connessione NMEA 0183 a 38Kbaud tra l'E80 ed l'AIS 350.

Anche il gps Raystar 125 posto sul pulpito di poppa e' stato smontato, in effetti 4 GPS fissi potevano sembrare un po' troppi anche ad un fanatico come me. Non avendo piu' la necessita' di eseguire una conversione da Seatalk I a Seatalk NG per il Raystar 125, anche il convertitore viene sostituito da un normale connettore multiplo a 5 poli.

 


 


in dinette

 


 


la versione 3.01

 

Versione 3.02

Anche in questo caso le differenze non sono sostanziali se si prescinde dall'arrivo di un secondo cartografico: il nuovo A67 WiFi un oggetto che sembra essere essenziale ma nasconde un sacco di features molto interessanti. Per la cronaca la dpu degli ST290 e' stata sposta dal "frigo" a base albero alla dinette in posizione ben piu' riparata dagli agenti atmosferici.

 

 

la consolle Navpod davanti al timone


nel bagno...

nell'armadio cerate (sensori a parte!)...


in dinette

 


 

nel "frigo" Navpod a base albero


la versione 3.01

 

Versione 3.01

Poche differenze con la versione precedente, il motore Volvo Penta e' stato interfacciato con gli strumenti, gli ST70 sono definitivamente scomparsi, gli strumenti a lato del tambuccio da 6 sono scesi a 4: in effetti le informazioni fornite dal "frigo" a base albero e dalla consolle davanti al timone hanno reso inutili tutti questi display.

Il bus Seatalk NG ha modificato il percorso rendendolo piu' razionale e termina all'interno del "frigo", diminuendo cosi' la lunghezza dei cavi Spur.

Con l'aggiunta dell'interfaccia Volvo, i protocolli presenti a bordo sono:

  • Seatalk NG

  • Seatalk 2

  • Seatalk I

  • NMEA 2000

  • NMEA 0183 a 4800 baud e 38k baud

Credo sia un record!

la consolle davanti al timone


nel bagno...

nell'armadio cerate...

nel "frigo" a base albero


in dinette
la versione 3.00

 

Versione 3.00

Continuano le novita', specialmente nel "frigo": i 2 ST60 Maxiview sono diventati ST290; sembra un cambiamento da nulla ma basta guardare gli strumenti nuovi per percepire la differenza. Altro obiettivo raggiunto e' la totale eliminazione dei cavi Seatalk I: l'unico bus che connette tutta la strumentazione e' il Seatalk NG, quando e' necessaria una piccola "isola" di Seatalk I viene utilizzato un convertitore Seatalk I/Seatalk NG. Continua poi la sostituzione degli ST70 con i piu' nuovi i70. Lo schema di connessione dei componenti e' poi quello vero, con i cavi ed i connettori effettivamente presenti a bordo; e' stato diviso in blocchi a seconda del posizionamento dei singoli componenti.


la versione 2.50
 

Versione 2.50

La versione 2.50 ha, contrariamente alla precedente, una bella serie di novita'. From bow to stern come direbbero gli anglosassoni, gli strumenti nel "frigo" a base albero diventano 3: 2 ST60 Maxiview ed il consueto ST70+; i dati visualizzati dagli ST60 Maxi sono la velocita' sull'acqua e la prua vera, mentre nulla cambia per l'ST70+.
In dinette aggiornamenti non banali per la parte senza fili degli strumenti: Rimane sempre la vecchia connessione bluetooth a cui si aggiunge una WiFi della Digital Yacht: e' possibile quindi collegare agli strumenti contemporaneamente un PC in seriale, un iPhone/iPad al WiFi ed un Android al BT. Credete forse che il "cretino col caschetto" non l'abbia gia' fatto: cerrrrrto che lo ha gia' fatto!
Il bellissimo multiplexer NMEA della Brookhouse, e' stato sostituito  dal piu' banale convertitore Seatalk NMEA della Raymarine.
Novita' di peso verso poppa, nel "martufagno" Navpod sopra il timone sono stati sostituiti i 2 ST70, un multi ed un pilot, con i nuovi I70 e P70: la prima impressione e' + immagine e - sostanza rispetto agli ST70 per cui venderanno molto!
Last but not least, il glorioso attuatore MKII calettato sulla ruota del timone ha lasciato il posto ad un lussuoso, almeno per me, attuatore rotativo Raymarine Type I, che attraverso una catena dentata imprime il movimento al timone attraverso i frenelli. L'attuatore e' stato montato con la consueta maestria dal Cantiere Tecnomar nella cala vele del
Pepe in posizione protetta sia dagli spruzzi sia dagli urti. Il miglioramento nell'usabilita' del pilota mi e' sembrato veramente notevole.

Credete dunque che questo sia un punto di arrivo? Vedrete che "il cretino col caschetto" riuscira' a stupirvi ancora...


la versione 2.40
 

Versione 2.40

Una versione di passaggio, con poche novita' sostanziali:  il buon vecchio ST60 Multi in dinette e' stato sostituito dall'ennesimo ST70 Multi, l'SPX-5 diventa un SPX-10 in attesa di un attuatore un po' piu' comodo da utilizzare dell'attuale MKII ed infine viene sostituito l'AIS 250 con il piu' moderno 350. Quest'ultima sostituzione mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, infatti Raymarine pubblicizzava la compatibilita' del 350 connesso al multifunzione E80 utilizzando una connessione Seatalk NG e non l'obsoleta NMEA0183 a 38k. Volendo eliminare dalla barchetta tutto quanto non sia Seatalk NG ho deciso di fare questo passo, salvo poi accorgersi che la compatibilita' decantata era solo sulla carta. Da notare che al Salone della Nautica di Genova un tecnico Raymarine mi aveva confermato la compatibilita'.
Boh, un'altra Raymarinata!


la versione 2.30
 

Versione 2.30

Una ghiotta occasione su ebay mi ha permesso di sostituire il buon vecchio ST60 MaxiView con il nuovo ST70+. Il tutto è inserito in un MastPod a base albero. La modifica consente a tutto l'equipaggio, prodiere a parte, di avere informazioni grafiche a colori sull'andamento del Pepe in regata. L'installazione è completata dal comando remoto ST70+ Instrument Keyboard, installato alla base del tavolo del pozzetto, che consente sia di configurare l'ST70+ sia di comandare il cambio delle videate.Finalmente sarà possibile riavere il countdown dei 5 minuti per le partenze delle regate che i normali ST70 Multi non fornivano più. Queste modifiche fanno parte del secondo pacchetto di aggiornamenti del Pepe per il 2011.


la versione 2.20
 

Versione 2.20

Come si può vedere dallo schema a lato, la strumentazione del Pepe si è ulteriormente arricchita con l'inserimento dell'ottavo ripetitore ST70 inserito nel Navpod davanti al timone, un ulteriore ripetitore MaxiView a base albero alla scopo di dare informazioni sulla prua oltre che sulla velocità della barca. Per migliorare la sicurezza della ciurma nelle regate lunghe o notturne, è arrivato il Raymarine MOB che attraverso gli appositi braccialetti consente di attivare automaticamente l'allarme di uomo a mare nel caso un membro dell'equipaggio debba cadere fuori bordo, facilitandone così il recupero. Tutte queste modifiche fanno parte del primo pacchetto di aggiornamenti del Pepe per il 2011, definito pomposamente Service Pack 1 da quell'idiota dell'armatore.

arriva l'E80!
la versione 2.10
 

Versione 2.10

Ultimo update, speriamo davvero sia l'ultimo!, riguarda il cartografico, siamo passati dallo spartano C70 al lussuoso E80, sempre di Raymarine. In effetti era già a bordo da un po' di tempo utilizzato solamente per aggiornare il software degli ST70, ma il Navpod per alloggiarlo ha tardato più di un mese ad arrivare dagli Stati Uniti. Ma adesso,  un giorno prima della penultima regata del XXX° Campionato Invernale, è stato montato in pozzetto. Mai fare una cosa del genere, perché se poi c'è un minimo problema non si riesce facilmente a risolvere e, in regata specialmente quest'anno, l'integrazione del cartografico con i nuovi strumenti ST70 è per noi estremamente importante.

la versione 2.01


lo schema versione 2.00


i 3 ST70 Multi sul lato sinistro del tambuccio


i 3 ST70 Multi sul lato destro del tambuccio

 

Versione 2.01

L'ultima versione, ancora in fase di lavorazione per quanto riguarda la documentazione, è operativa dalla fine di novembre 2010. Le modifiche apportate sono notevoli, al punto di giustificare una major version nel computo delle versioni dello schema degli strumenti. La cosa sicuramente più importante è l'introduzione del nuovo bus Seatalk NG che connette tutti i nuovi strumenti multifunzione a colori della serie ST70 ed i trasduttori. Il bus Seatalk NG, detto anche backbone, di colore nero ed azzurro è concettualmente molto simile alla rete locale che collega i PC del nostro ufficio, ogni "device" NG compatibile ha un particolare cavo di colore bianco e nero detto Spur che, in unione con un raccordo a T o un raccordo multiplo, consente di inserire in rete il "device" stesso. Gli strumenti ST70 consentono poi di connettersi a grappolo, come si può vedere nello schema, limitando il numero di raccordi a T necessari anche per un sistema piuttosto complesso, o di fare da convertitori per inserire sulla rete Seatalk NG anche componenti dei vecchi standard Raymarine (Seatalk, Seatalk 2) entrambi presenti a bordo del Pepe. Molto interessante il trasduttore DST 800 triducer che, con un solo passascafo, porta direttamente sul bus Seatalk NG le informazione della temperatura dell'acqua, della velocità e dell'ecoscandaglio. Non sempre positivo il risultato degli ST70 Multi che a fronte di alcune caratteristiche notevoli come la possibilità quasi infinita di configurazione delle 8 videate possibili, hanno 2 nei non da poco; la Raymarine si è infatti dimenticata di inserire il conto alla rovescia per le partenze delle regate, per altro presente sui vecchi ST60+, ma soprattutto l'angolo di visione del video a colori dell'ST70 è molto stretto, cosa che mi ha costretto a montare 2 file di strumenti una a sinistra del tambuccio ed un'altra a destra. Se l'assenza del timer può essere considerata una pecca rimediabile con un aggiornamento del software presente sugli strumenti, la scarsa visibilità dei video è estremamente grave e può indurre più d'uno a rimanere sui "vecchi" ma affidabili ST60+! Non tutto comunque è da buttare sui Multi sia dal punto di vista pratico sia da quello concettuale. Un punto a favore del 70 è per esempio il fatto di poter vedere una quantità spropositata di informazioni, molte di queste più utili ai motoscafari che ai velisti, ma considero estremamente utile avere informazioni sulla direzione assoluta del vento, la VMG nel vento ed il bolinometro.

Altro discorso invece sul controller del pilota automatico ST70, in questo caso il confronto con il "vecchio" ST6002 diventa quasi imbarazzante: mentre il 6002 possedeva ben 8 pagine di dati configurabili dall'utente, qui i dati configurabili sono solo 3 presenti sull'unica videata, anche qui permangono i problemi di visualizzazione fuori asse. In una parola: evitatelo!

Per fare un bilancio finale un plauso al bus Seatalk NG è doveroso, anche se i prezzi dei cavi e connettori sono scandalosi. La scelta di utilizzare degli strumenti multifunzione è sicuramente intelligente, permettendo ad esempio al regatante impegnato in una "lunga" di spegnere tutti i ripetitori non necessari senza perdere le informazioni dei trasduttori che vengono inserite sul bus direttamente o attraverso dei pod; imparare ad utilizzare efficacemente uno strumento Multi è più semplice rispetto a quelli dedicati dove ognuno sembra avere logiche proprie;last but not least, meno manuali a bordo quindi meno peso e spazio prezioso occupato. Restano solo le perplessità sulla qualità del video utilizzato e sullo strumento di controllo del pilota automatico, ma si sa la perfezione non è di questo mondo!

 

lavori in corso!

 

 

Versione 1.30

Questa versione è operativa dalla metà di maggio 2009. Le novità non sono di poco conto; il pilota automatico è stato sostituito con il nuovissimo Raymarine SP X-5 dotato di serie della tecnologia AST (Advanced Steering Technology) che migliora sensibilmente il comportamento del pilota automatico con mare formato. E' stato inoltre aggiunto il ricevitore AIS (Raymarine AIS250) collegato in NMEA a 38400 bit al secondo al cartografico C70 e, last but not least, il VHF è diventato un Raymarine Ray240E; quest'ultima modifica ha consentito di eliminare completamente l'utilizzo di componenti NMEA a 4800 bit al secondo, in quanto il VHF nuovo non necessità di un GPS con questo standard ma può acquisire i dati di posizione  direttamente dal bus Seatalk. Questo ha permesso di poter spegnere uno dei 2 GPS Raystar 125, che viene ora utilizzato, dopo essere stato riconfigurato in Seatalk, come unità di backup nel caso in cui il GPS principale non dovesse funzionare.

Questa nuova configurazione è stata concepita allo scopo di semplificare le connessioni tra gli strumenti, aumentare la sicurezza in navigazione (AIS 250, GPS ridondato) e diminuire ulteriormente i consumi elettrici della strumentazione di bordo, in quanto ogni singolo strumento può essere spento indipendentemente dagli altri.

 
 

Versione 1.20

Questa versione è stata operativa per circa 3 mesi, dall'inizio di marzo a metà maggio 2009. I 3 classici strumenti ST60 sono stati sostituiti con i più moderni ST60+. Il Pepe parteciperà, da questa estate, anche a regate lunghe e la possibilità di spegnere il singolo strumento risparmiando così corrente mi ha convinto a passare alla serie Plus. Ma l'evoluzione  non terminerà qui...

 
 

Versione 1.10

In questa versione, attivata da circa un anno, il GPS RayStar 120 Seatalk è stato sostituito dal più moderno RayStar 125. L'utilizzo del Pepe in regate ha poi portato all'adozione di un ST 60 MaxiView a base albero.

Versione 1.00

La prima versione della strumentazione di bordo del Pepe, almeno da quando è nato il sito. Centro del sistema il Multiplexer della Brookhouse, che permette sia la comunicazione tra gli strumenti attestati sul bus Seatalk con quelli NMEA, sia la connessione di pc portatile e palmare. La parte informatica del Pepe può essere connessa sia con un cavo USB sia in modalità wireless, utilizzando un modulo che rende Bluetooth una qualsiasi porta seriale.