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XXIX Campionato Invernale di Roma  
la posizione di Pepe al termine del campionato invernale di Roma  

 

 

 

 

 

La classifica giorno per giorno

14 marzo 2010

Il grafico accanto visualizza la posizione del Pepe nel corso delle diverse regate del campionato sia in classe 2 sia in overall.

 

le classifiche

la classifica overall della regata          la classifica di classe 2 della regata

overall                                       classe 2

 

la classifica finale overall         la classifica finale di classe 2

finale overall                           finale classe 2

 

la "vista aerea" della ottava regata

la seconda regata

 

il Pepe prova il nuovo Windseeker tra le 2 regate

 

la ciurma del Pepe al termine del Campionato Invernale

La ciurma del Pepe

 

 

 

 

 

 

 

X° giorno

14 marzo 2010

Nonostante un'ultima regata al di sotto delle aspettative Pepe, con il gioco degli scarti, vince il campionato con un'impressionante media 4 primi posti e 2 secondi nella categoria Crociera sia di classe sia in overall. Una affermazione assolutamente inaspettata all'inizio del campionato con metà della ciurma alla prima esperienza di regate, ma che si è andata consolidando con il susseguirsi delle regate dove il Pepe ha dimostrato sia in condizioni di vento debole sia con 25 nodi di vento di essere sempre competitivo in tempo reale come in compensato; d'altronde guardando la classifica della prima giornata di regate si poteva già ipotizzare quali fossero i valori in campo:

1° posto Pepe

2° posto Aria

3° posto Quasar I

Ma ritorniamo alle regate del giorno, alle 10 viene dato il via ai minialtura, dopo i soliti 6 minuti partono gli IOR e poi tocca a noi: mentre siamo in avvicinamento alla barca giuria, il vento cala sensibilmente e temiamo di arrivare alla partenza in forte ritardo, poi ci rendiamo conto che siamo TUTTI in ritardo e ci tranquillizziamo. A conti fatti riusciamo a partire primi con una decina di secondi di ritardo e con tutta la flotta sottovento. Prima virata e tiriamo il bordo quasi fino alla layline con il vento che cala ancora, siamo primi e molti degli IOR partiti 6 minuti prima di noi sono già dietro, ma il vento cala ancora e mentre mancano poche decine di metri alla boa, la giuria annulla la regata: peccato perchè sono convinto che utilizzando il nuovo windseeker saremmo potuti tranquillamente arrivare al traguardo.

Mentre sto smoccolando come un pazzo, la ciurma mi avverte che abbiamo vinto il campionato perchè vista l'ora ed il vento quasi assente sarà possibile soltanto un'altra regata e quindi abbiamo matematicamente vinto il campionato! Comunque con pazienza, ci mettiamo ad aspettare la nuova partenza che effettivamente viene data con vento molto debole e di direzione estremamente variabile, partiamo nuovamente molto bene in barca giuria e ci portiamo sul lato sinistro del percorso dove sembra esserci maggior pressione, ma dopo pochi minuti il vento comincia a diventare estremamente variabile nella direzione e cala vistosamente. Guardiamo la parte opposta del campo di regata e ci rendiamo conto che le barche che hanno scelto quel lato si stanno ancora muovendo, cerchiamo di dirigerci da quella parte ma veniamo rallentati da una forte corrente contraria. Il vento poi scema del tutto lasciando in balia della corrente, mentre sto pensando di gettare l'ancora per non derivare verso la partenza ritorna un po' di brezza di direzione molto variabile, come si può vedere dalla foto aerea della regata: la bolina è demenziale al punto che giriamo la boa sotto spi! Il lato di poppa non presenta sorprese e Pepe si difende dagli attacchi di un velocissimo Cuca, tentiamo di superare Bonamanzi sottovento ma rimaniamo coperti e con il poco vento a disposizione non ci riusciamo; lo lasciamo quindi avanzare un po' e poi lo infiliamo con una manovra improvvisa passandolo sopravento. Arriviamo quindi al traguardo di questa strana regata: la peggiore per noi tra tutte quelle disputate in questo campionato, siamo quarti di classe e settimi overall.

Per fortuna scartiamo il risultato che rovinerebbe la splendida media fin qui tenuta. Sono sicuramente molti gli assi nella manica del Pepe che lo hanno portato a raggiungere questo prestigioso traguardo. Tra tutti il principale è sicuramente l'apporto che Paolo Amicarelli ci ha dato durante tutto il campionato: grande esperienza e la capacità di infondere sicurezza a tutto l'equipaggio anche durante le fasi concitate delle partenze; altro motivo non banale è la presenza di un set di vele nuove e di grande qualità: Maurizio Fastelli è stato sempre molto presente nella messa a punto della barca. L'equipaggio infine ha dimostrato sempre un entusiasmo ed una disponibilità incredibili, con una ciurma così il Pepe può andare veramente molto lontano...

La ciurma da sinistra a destra in piedi:

Claudio Kolenc tailer

Mario Collacchioni prodiere

Federico Siciliano tailer

inginocchiati

Antonio Sparla randista

Pier Mario Bozzuffi timoniere

Paolo Amicarelli tattico

ed infine in posa "Paolina Bonaparte"

Alessia Forte drizzista

 

 

le classifiche

la classifica overall della regata          la classifica di classe 2 della regata

overall                                       classe 2

 

la classifica generale overall         la classifica generale di classe 2

generale overall                      generale classe 2

 

l'armatore riceve il trofeo Don Silvano

 

Claudio Kolenc, tailer di Pepe, fa il gradasso con la coppa!

 

La ciurma del Pepe

 

 

 

 

 

 

IX° giorno

7 marzo 2010

Poco vento ed anche molto variabile in una regata che l'equipaggio del Pepe ha condotto con grande perizia, aggiudicandosi il Trofeo Don Silvano per la classe crociera:

ecco in poche parole sintetizzata un'altra grande giornata sia per la barchetta sia per la sua ciurma.

A lato le classifiche ufficiali definitive, che vedono Pepe sempre più solitario in testa alle classifiche di classe e overall della classe crociera. Ma veniamo alla cronaca della regata: il vento sembrava il grande assente della giornata e già pregustavamo un pranzo tranquillo al ristorante della Tecnomar2. Ma la giuria, di diverso parere, da ugualmente il via alla regata anche se il vento sembra essere ai limiti del regolamento, 5 nodi scarsi da levante non sembravano consentire un corretto svolgimento. In partenza Paolo Amicarelli compie il "solito" capolavoro e Pepe parte in prima posizione in barca giuria mure a dritta con tutta la flotta sottovento. Cerchiamo di tenere il centro del campo di regata e ci rendiamo conto che nel corso della prima bolina abbiamo già ripreso molti concorrenti della classe IOR partiti 5 minuti prima di noi. Non lontani dalla prima boa il vento diminuisce nettamente e poi ci abbandona completamente: la giuria giustamente annulla la regata. Tutti quanti ritornano verso la barca comitato dove i più rimangono a ciondolare prendendo il sole, mentre i più "aggressivi", tra cui l'equipaggio del Pepe, ne approfittano per allenarsi con spi e gennaker. Pepe sfodera la nuova arma segreta: il windseeker, made in Fastelli of course!, che alziamo per la prima volta. La curiosità di provare questa vela è molta e ci rendiamo conto immediatamente che abbiamo per le mani "arma di fine di universo". Con un vento reale di soli 2 nodi, stringendo il vento con un angolo di 60° facciamo una velocità prossima al nodo e mezzo. Nel frattempo arrivano le 14 ed il vento inaspettatamente incomincia a risalire cambiando direzione, immediatamente ammainiamo il windseeker, che va letteralmente in pezzi con venti superiori ai 5 nodi, e ci dirigiamo verso l'area di partenza. Stavolta la parte favorevole della partenza  è in boa e ci portiamo verso questa zona mimetizzandoci tra gli IOR che partono prima di noi. Ci ritroviamo quindi in ottima posizione e partiamo secondi superati solo da Mia riccarda un 50 piedi che taglia la linea di partenza con la velocità di un missile!

Nella prima bolina il Pepe si comporta molto bene presentandosi in boa primo, nel frattempo viene annunciato un cambio di percorso che ci costringe all'arrivo alla seconda boa ad una "africana", e cioè un abbattuta in boa con ammainata di spi ed una virata immediata col genoa a segno: manovra mai provata prima ma eseguita con perizia (inaspettata) dalla ciurma. Questa manovra si chiama così perché molti equipaggi nell’eseguirla perdono la disciplina tipica dei marinai ottocenteschi sembrando appunto un gruppo di guerrieri africani.

Nell'ultimo lato di poppa, arriviamo in parata al traguardo con Mia Riccarda, Luna ed Aria nello spazio di 50 secondi: il rating di Pepe ci porta in vetta alla classifica con oltre 5 minuti di vantaggio su Aria seconda classificata.

La ciurma era composta da:

Mario Collacchioni prodiere

Claudio Kolenc tailer

Paolo Amicarelli tattico

Federico Siciliano tailer

Antonio Sparla randista

Alessia Forte drizzista

Pier Mario Bozzuffi timoniere

 

le classifiche

la classifica overall della regata          la classifica di classe2l della regata

overall                                       classe 2

 

la classifica generale overall         la classifica generale di classe 2

generale overall                      generale classe 2

 

 

la regata vista da Google Earth

 

 

              

leg1                                              leg2

 

l'armatore riceve il trofeo Emergency

 

 

 

 

 

 

 

VII° giorno

7 febbraio 2010

in una regata difficile con molti ritiri per avarie dovute ad un vento di oltre 20 nodi con punte fino 30, Pepe si aggiudica il Trofeo Emergency e ritorna primo in classifica di classe e overall nel Campionato Invernale di Roma.  Con l'arrivo del 6° risultato il Pepe, finalmente!, può scartare il DNF della terza giornata e ritornare così in vetta alla classifica. Una giornata straordinaria, al di sopra di ogni aspettativa, visti i risultati nostri e dei nostri avversari per la conquista del Campionato. Il nostro più accanito (e stimato) avversario Quasar I è incappato in una brutta partenza e non è mai stato in gara, al termine della regata è secondo in classifica generale sia di classe sia in overall, staccato di 7 punti nel primo caso e di 9 nel secondo.

A lato le classifiche ufficiali definitive, che vedono Aria protestato da Pepe a causa di una collisione evitata per un soffio, noi mure a dritta e loro a sinistra, e quindi squalificato dalla giuria. Speriamo che episodi come questo non si verifichino più perché mi sono visto sventolare il musone di prua di questo 39 piedi a non più di mezzo metro dalla mia faccia. Ma veniamo alla cronaca della regata: visto il vento già in porto piuttosto sostenuto decidiamo di lasciare a terra il genoa I e regatare con il più adatto genoa II, la scelta cade sulla randa da regata, nonostante fossero previsti all'ora della partenza 20 nodi di grecale ci sembrava che il vento effettivamente presente fosse più leggero, decidiamo comunque di portare con noi anche la randa da crociera. Scelta benedetta perché appena usciti dalla foce del Tevere le previsioni si rivelano corrette. Immediatamente provvediamo a togliere la randa da regata sostituendola con la più ridotta randa da crociera e prendendo subito una mano di terzaroli. Arriviamo quindi al momento della partenza senza aver fatto troppe prove, ma con un vento simile non è una grave mancanza. Il tattico, il bravissimo Paolo Amicarelli, chiama la partenza in barca giuria e così facciamo con tutta la flotta sgranata sulla linea di partenza e siamo, a parte Luna, la barca più sopravento. cerchiamo di fare un po' di velocità a scapito della rotta per allontanarci da Luna che invece stringe magnificamente il vento. Appena la virata è possibile, la eseguiamo dirigendosi verso terra con il Pepe fortemente sbandato, per una barca con le murate così alte mettere la falchetta in acqua è una cosa veramente rara!  Una piccola variazione nella direzione del vento, ci consiglia di fare un'altra virata, presentandoci così mure a dritta per tutte le barche che incrociamo. Tutte le barche ci danno acqua senza problemi tranne una: Aria che vira all'ultimo momento e, per evitare una collisione disastrosa, siamo costretti a virare anche noi: vedo il musone enorme di Aria passare a qualche centimetro dal pulpito di poppa del Pepe che avendo il genoa a collo non può manovrare: parte dell'equipaggio rimane impietrita, mentre Alberto Forte si lancia a poppa per scostare la prua di Aria. Fortunatamente non ce ne bisogno, ma solo per pochi centimetri evitiamo la collisione. Mi metto ad urlare di bordare il genoa sulle nuove mure non senza aver srotolato la bandiera di protesta ed aver informato in modo inequivocabile il timoniere di Aria della mia personale opinione sul suo modo di condurre la barca!

Riusciamo comunque ad arrivare alla boa che sfioriamo a non più di 20 cm. di distanza dalla murata del Pepe. Non ci sfiora nemmeno per un istante l'idea di alzare lo spi e continuiamo, stavolta leggermente sottoinvelati, il primo bordo di poppa tenendo una rotta molto diretta verso la boa e raggiungendo la velocità limite del Pepe oltre i 7 nodi costanti, ma alcune delle barche più grosse ci superano ugualmente. Nel secondo bordo di bolina, ci aspettavamo secondo le previsioni in nostro possesso una diminuzione sensibile del vento che però non è arrivata, facciamo un unico bordo verso terra che ci permette di recuperare alcune delle barche che ci hanno sorpassato in poppa. A poca distanza dalla boa facciamo 2 virate in rapida successione per evitare patemi d'animo con la boa come nel primo bordo. Nuovamente il bordo di poppa con il Pepe in difesa a vele bianche al pari di tutti i nostri avversari. Al termine della regata, una corsa al CVF per discutere la protesta e verificare la classifica che ci vede primi overall per soli 29 secondi su Extasi in tempo compensato.  Purtroppo non c'è stato neanche il tempo per fare una foto all'equipaggio che si è comportato magnificamente nonostante le difficoltà incontrate: bravissima ciurma!

La ciurma era composta da:

Paolo Amicarelli tattico

Alessia Forte drizzista

Alberto Forte tailer

Federico Siciliano tailer

Mario Collacchioni prodiere

Mario Bonapace randista

Pier Mario Bozzuffi timoniere

le classifiche

la classifica overall della prima regata          la classifica overall della seconda regata

overall regata 1                        overall regata 2 

la classifica di classe 2 della prima regata          la classifica di classe 2 della seconda regata

classe 2 regata 1                       classe 2 regata 2

la classifica generale overall         la classifica generale di classe 2

generale overall                      generale classe 2

 

il percorso della prima regata

regata 1

il percorso della seconda regata

regata 2

l'arrivo della seconda regata

l'arrivo della seconda regata con Quasar I

la ciurma del Pepe al ritorno in porto

 

la ciurma del Pepe al ritorno in porto    Alberto si è impossessato dell'iPhone di Pier Mario

 

un bell'incrocio durante la seconda prova

 

 

 

 

 

 

 

VI° giorno

24 gennaio 2010

Finalmente si regata! Le previsioni di vento quasi assente, che ci vedevano molto preoccupati, non sono state verificate sul campo. Il vento infatti, in costante rotazione oraria, nel corso della giornata è passato da un debole grecale da 7/8 nodi ad uno scirocco più deciso da 11 nodi. Si è quindi regatato con condizioni ideali per Pepe nella prima prova, mentre nella seconda abbiamo dovuto difenderci dalle barche più grandi, praticamente tutte meno una, che sono a disagio con il vento debole.

Ma veniamo alla cronaca della prima prova, la partenza, come al solito molto concitata, ci ha visto più attenti a partire dove ci sembrava favorevole piuttosto che preoccuparci di partire nel vento pulito e questa scelta all'inizio della regata ha relegato Pepe nella seconda linea dei partenti. Con lo scorrere del tempo però la scelta di Paolo ha pagato e mano mano che le altre imbarcazioni viravano, abbiamo cominciato a sfruttare il buono ed a guadagnare posizioni. Durante l'ultima poppa un sensibile calo del vento ci ha fatto temere un ennesimo arrivo al cardiopalma, ma il vento ha tenuto e anzi, dopo il nostro arrivo alla linea, è addirittura cresciuto, favorendo le imbarcazioni rimaste indietro. La partenza della seconda regata è stata più laboriosa perché l'intero campo è stato spostato con l'arrivo dello scirocco. La partenza in boa, posta a destra della barca giuria, era senza dubbio favorita e c'è stato il solito bailamme, per cercare di accaparrarsi le posizioni migliori: anche in questo caso il Pepe è partito in buona posizione ma un po' chiuso tra le barche più grandi. Appena ottenuta un po' di aria libera, la corsa del Pepe è stata notevole rimontando parecchie posizioni. La rotazione del vento ha costretto l'organizzazione a modificare il percorso tra il primo ed il secondo leg. Come al solito i 2 lati di poppa hanno fatto la differenza con l'arma di fine di mondo portato al limite, con una rotta molto diretta verso la boa. L'arrivo alla linea del traguardo ha riservato un po' di emozioni: un duello all'ultimo sangue con Quasar I che, passata l'ultima boa dietro di noi, stava raggiungendoci ed ha tentato di metterci in difficoltà inducendoci in un errore, ma il Pepe ha risposto da par suo mettendo a sua volta in difficoltà il più veloce avversario e portandolo "a spasso" per un bel tratto, come si può vedere dalla visione aerea di Google. Una gran giornata alla fine, tutti provati dal gran lavoro e dalle condizioni meteo, ma visti i risultati ne valeva la pena.

Oltre alle solite visioni aeree delle 2 regate, nelle foto a lato, la ciurma del Pepe appena ormeggiato al porto: Da sinistra a destra Alberto Forte (tailer), Pier Mario Bozzuffi (timoniere), Mario Collacchioni (prodiere), Alessia Forte (drizzista), Antonio Sparla (randista), Paolo Amicarelli (tattico) e Federico Siciliano (tailer). Un osservatore esterno, il nostro amico Fabrizio Gambetti imbarcato su Eulimene un veloce Comet 303 impgnato nel campionato nella classe IOR, vedendoci ad un incrocio, ci ha detto che eravamo abbigliati come alpini dell'Armir, il contingente italiano impiegato in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale e protagonista della famosa ritirata. Riguardando le foto, non possiamo che dargli ragione, ma l'armatore, forse un tipo un po' all'antica, preferisce spendere nelle vele piuttosto che nei bei vestiti per la ciurma!

La terza foto fa comprendere meglio la scritta presente su molti oggetti tecnologici: tenere al di fuori dalla portata dei bambini!

 

 

4° giorno del Campionato Invernale di Roma

la regata

tempo compensato classe 2  tempo compensato overall  generale classe 2

le classifiche

compensato classe 2          compensato overall            generale classe 2

la premiaione del trofeo Telethon

la premiazione del trofeo Telethon al CVF

 

 

 

 

IV° giorno

06 dicembre 2009

Pepe si prende una  bella rivincita con la sf...ortuna nella quarta giornata dell'invernale  arrivando al traguardo primo overall in tempo reale e compensato. Ancora una volta le condizioni meteo previste promettevano un vento modesto in ulteriore diminuzione; condizioni ideali per Pepe come ormai sappiamo. Dopo un'ottima partenza in barca giuria, Pepe si trova sopravvento a tutta la flotta allineata cosa che ci permette di controllarla molto facilmente, teniamo il bordo verso nord finchè dura il buono poi viramo e con un bordo lungo verso terra arriviamo fino alla layline. Nuova virata per avvicinarci alla boa con mure a dritta, il vento con direzione leggermente oscillante non ci consente alcun margine di errore e cerchiamo di stringere la bolina anche sacrificando un po' la velocità. Ad una decina di lunghezze dalla boa arriviamo ad un incrocio con Aria che, nonostante le mure a sinistra non ci da acqua, costringedoci ad una poggiata improvvisa, senza la quale le 2 barche avrebbero avuto certamente una collisione. Riprendiamo la bolina sperando di riuscire a prendere la boa: ce la facciamo per il rotto della cuffia, siamo terzi assoluti, ed alziamo lo spi e, come al solito, "arma di fine di mondo" lo spi leggero di Fast Sail, fa la differenza permettendoci, anche grazie a numerose abbattute, di staccare i nostri immediati inseguitori e di superare le 2 barche che avevamo davanti.

Il vento però incomincia a scemare e la giuria chiama fortunatamente una riduzione di percorso: la regata terminerà dopo la prima poppa. Entrati per primi nello stacchetto finale il vento è calato ad un paio di nodi, la velocità del Pepe si riduce ad un solo nodo e l'angoscia ci assale ricordandoci il risultato della scorsa regata; vero è che essendo primi siamo noi a dettare lo scattare del tempo massimo, ma la paura di non arrivare è fortissima. Fortunatamente il vento, benchè flebile, rimane presente accompagnando il Pepe fino alla linea del traguardo. Quando sentiamo la barca giuria annunciare per radio il nostro arrivo, la tensione si scioglie e la ciurma esplode in un lungo grido di giubilo!

Corriamo al CVF per goderci la premiazione, infatti abbinata a questa regata del campionato, c'è il trofeo Telethon che il Pepe con questa magistrale regata si porta casa.

la regata

leg1

leg2

 

III° giorno

22 novembre 2009

Le condizioni meteo previste facevano presupporre un nuovo annullamento della prova, ma giunti sul campo di regata troviamo un sorprendente grecale di 10 nodi, più di quanto potessimo sperare. La partenza è stata assai tormentata: la prima annullata con un richiamo generale perchè alcune barche erano fuori dalla linea allo scadere del tempo. Nuova partenza data dopo 1 minuto, necessario per raggruppare nuovamente lo schieramento e nuovo annullamento a causa di un simpatico pescatore che ha trovato il modo di salpare le reti proprio davanti alla nostra linea partenza. La terza partenza è finalmente avvenuta a destra della barca giuria e stavolta è stata regolare. Il vento sicuramente favorevole per intensità alle vele del Pepe, ci ha portato alla prima boa di bolina alla pari con il veloce Quasar I come nella prima regata ma a parti invertite, i nostri avversari entrano primi in boa seguiti da Pepe accodato a brevissima distanza. L'arma di fine di mondo ci porta in boa con grande velocità, alla virata il Pepe si presenta davanti a Volovia, un nostro diretto avversario in classifica overall, riesce a stargli davanti ed il tattico Paolo Amicarelli chiama una virata per metterlo in ulteriore difficoltà, ma otteniamo il risultato opposto, la scotta del genoa incattivata ci costringe ad avanzare con la sola randa e perdiamo una decina di lunghezze rispetto a Volovia e soprattutto Quasar I. Il vento calante ci porta fino all'ultima boa di poppa, la passiamo iniziando lo stacchetto finale, con Quasar I e Volovia già arrivati al traguardo, Il Pepe ha solo 100 metri da percorrere quando il vento cessa completamente, rimaniamo a galleggiare come turaccioli senza poter fare nulla per raggiungere la linea d'arrivo. Le proviamo proprio tutte per i 45 minuti che mancano al tempo massimo, arriviamo perfino a gettare l'ancora per contrastare la corrente che ci allontana dalla barca giuria. Con l'avanzare del tempo vediamo il nostro terzo posto assoluto sfumare. Il risultato di tutta questa fatica è zero! Se fossimo rimasti a letto a dormire avremmo avuto lo stesso punteggio. Grazie a te pescatore, simpatico e molto gentile!

la partenza

 

la regata

        

1° leg                                        2° leg

 

la "ciurma" del Pepe

 

classifica overall in tempo reale     classifica overall in tempo compensato     classifica classe 2 in tempo compensato

le classifiche

tempo reale                         overall compensato               classe 2 compensato

 

       

"il trenino" in boa             l'arrivo in boa                l'ultima poppa

 

I° giorno

25 ottobre 2009

 

Le condizioni meteo sembravano essere ideali per Pepe, con un vento intorno agli 10/11 nodi da NE in calando. E così è stato. Il Pepe raggiunge una insperata vittoria overall in tempo reale nella categoria crociera; volendo essere precisi, già l'anno scorso Pepe era giunto primo in tempo reale nella terza giornata dell'invernale, ma il velocissimo Albachiara con un rating più favorevole del nostro ci aveva tolto la soddisfazione del primato in compensato; questa volta non c'è stata nessuna Albachiara e Pepe parte con il botto in campionato! Ma veniamo alla cronaca della regata: la partenza è stata ripetuta, a causa di un richiamo generale, con il Pepe invischiato nella mischia vicino alla barca giuria. Durante la seconda partenza, il vento sembra favorire chi parte in boa ed il Pepe riesce a partire in aria pulita con quasi tutto il resto della flotta che si accapiglia nuovamente in barca giuria. Dopo un primo bordo abbastanza lungo verso nord, il tattico intravede la possibilità di traversare tutto il campo mure a sinistra senza troppi incroci pericolosi e così facciamo arrivando fino alla layline virando per presentarci mure a dritta a tutti gli incroci successivi. Arriviamo alla prima boa con un trenino composto da Pepe e Quasar I a cui poi si aggiunge Bonamanzi, riusciamo a difendere la posizione dai continui tentativi delle 2 barche più veloci di noi di superarci ed arriviamo nella zona delle 3 lunghezze dalla boa primi e non ingaggiati, scegliamo ovviamente il binario più interno alla boa con Quasar I che correttamente sceglie il "binario 2" mentre Bonamanzi cerca di forzare l'ingresso in boa al nostro interno: risultato una mancata collisione per pochi centimetri con l'armatore del Pepe che ha perso 10 anni di vita in un attimo pensando al possibile danneggiamento del gelcoat nuovo dello scafo. Comunque dopo lo stacchetto alziamo lo spi leggero "arma di fine di mondo" e ce ne andiamo lasciando i nostri concorrenti indietro. Nella seconda bolina non abbiamo avuto problemi di incroci particolari facendo un unico bordo lungo andando diretti in layline, ma è stata la seconda poppa che ha permesso al Pepe di conquistare il primo posto: lo spi leggero ci dava una marcia in più rispetto ai nostri avversari potendo contare su almeno un nodo di velocità in più rispetto a loro. All'arrivo la barca giuria ci informa che siamo i primi della classe crociera ad arrivare; cerchiamo disperatamente di scorgere dove sia Cuca un Offshore 14 con un rating pazzesco, ma non riusciamo a scorgerlo. All'arrivo in porto corriamo al CVF per verificare la classifica, scoprendo che abbiamo dato ben 20 minuti a Cuca: il primo posto in compensato dovrebbe (l'uso del condizionale è d'obbligo) essere nostro.

Dopo soli 13 giorni dalla regata, il CVF pubblicando le classifiche in tempo compensato, ci toglie quest'ultimo patema: il Pepe è primo overall anche in compensato.

In una grande giornata per il Pepe un plauso va al suo equipaggio: determinanti sia il tattico Paolo Amicarelli, le cui scelte hanno determinato l'ottimo piazzamento, sia il prodiere Mario Collacchioni, una vera sicurezza a prua. Un ottimo lavoro da parte di Claudio Kolenc che ha "sorvegliato" anche il lavoro dei nuovi membri dell'equipaggio che si sono comunque comportati egregiamente.

Nella foto a fianco la ciurma al completo; da sinistra a destra, Federico Siciliano tailer, Claudio Kolenc tailer, Mario Collacchioni prodiere, Pier Mario Bozzuffi timoniere, Paolo Amicarelli tattico, Alessia Forte drizzista ed Antonio Sparla randista.

L'importante è comunque non abituarsi, le regate così, dove proprio tutto va per il verso giusto, sono più uniche che rare!